Consegnato a Gustav Thöni il Premio Rotary 2025 – Cerimonia solenne a Trafoi
Trafoi, 22 marzo 2025 – Si è svolta oggi, presso l’Hotel Bellavista di Trafoi, la cerimonia ufficiale di consegna del Premio Rotary Trentino-Alto Adige/Südtirol 2025 a Gustav Thöni. Il riconoscimento celebra non solo la sua straordinaria carriera sportiva, ma soprattutto i valori che egli incarna: correttezza, umiltà, responsabilità e umanità. «Gustav Thöni è molto più di un campione di sci. È un punto di riferimento per generazioni intere, un simbolo vivente dei valori rotariani», ha affermato il coordinatore Tiziano Rosani nella sua laudatio. Il premio, una scultura dell’artista Adolf Vallazza, è stato consegnato insieme da rappresentanti dei Rotary Club partecipanti. Momento centrale dell’evento è stato il dialogo con Gustav Thöni e l’autore Christian Rainer, che ha presentato il nuovo libro “Dentro e fuori pista”. Durante l’incontro è stato ricordato anche il film La valanga azzurra uscito nel 2024, dedicato all’epoca d’oro dello sci italiano. L’iniziativa ha unito momenti personali, culturali e rotariani, con l’obiettivo di sostenere anche quest’anno i Villaggi SOS di Bressanone e Caldonazzo, a favore dei quali sono state raccolte donazioni durante la giornata.
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20 agosto 2025: Cerimonia di consegna del Premio Rotary a Caldonazzo
Lo splendido scenario del lago di Caldonazzo ha accolto, mercoledì 20 agosto, la prima cerimonia di consegna del Premio Rotary Trentino Alto-Adige/Südtirol 2025, svoltasi presso il SOS Summer Camp . L’evento rappresenta una tappa significativa del percorso del Premio, assegnato lo scorso 22 marzo a Trafoi a Gustav Thöni, leggenda dello sci alpino e uno dei più grandi campioni di tutti i tempi. Come prevede la tradizione, è stato proprio il premiato a scegliere a chi destinare l’importo ricevuto. La sua indicazione è caduta su due realtà che operano da decenni a favore dell’infanzia e della gioventù: il SOS Summer Camp di Caldonazzo e il Kinderdorf – Villaggio dei bambini di Bressanone. Una delegazione di club rotariani del Trentino Alto Adige ha incontrato la direttrice del Camp, Carmen Eberle, e la coordinatrice logistica Stefania Bondotti, che hanno illustrato la storia e il funzionamento di questa struttura di straordinaria importanza. A pieno regime, il villaggio ospita quotidianamente circa 400 bambini e ragazzi provenienti da 9 Paesi europei, garantendo un livello elevato di qualità nei numerosi servizi offerti. I giovani partecipanti, accolti grazie alla collaborazione con diverse organizzazioni di assistenza internazionali e con le fondazioni dei Villaggi SOS italiani, trovano a Caldonazzo un contesto sereno e protetto. Qui vivono un’esperienza che unisce la formula del campeggio con il contatto diretto con la natura, in un clima di libertà e scoperta. Sotto la guida discreta ma costante degli educatori e delle figure di riferimento, i ragazzi hanno l’opportunità di cimentarsi in attività all’aria aperta, sport, momenti culturali e ricreativi, escursioni in Trentino e anche oltre. Una quotidianità scandita da regole e orari precisi, pensata per offrire al tempo stesso sicurezza, socialità e libertà: valori che sin dagli anni ’50 caratterizzano la filosofia del Camp. Le lingue diverse, le storie e le esperienze talvolta difficili dei bambini si intrecciano in un ambiente capace di trasformarsi in una vera casa familiare allargata, dove la sensibilità e la dedizione degli operatori creano le condizioni per un nuovo inizio. La convivenza di diverse età – dai più piccoli fino ai 17 anni – è gestita con grande attenzione, attraverso attività calibrate sulle esigenze di ciascuno, senza mai perdere di vista il senso di comunità e appartenenza. Quella del SOS Summer Camp è una formula unica: un’intuizione nata negli anni ’50 e sviluppatasi nei decenni fino a oggi, che ha permesso a migliaia di giovani provenienti da contesti fragili di crescere in un ambiente sereno. Una storia di solidarietà che continua a rinnovarsi, resa possibile dall’impegno costante di operatori e volontari.
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